◾ Il denaro, inteso come rappresentazione di un’entità monetaria, risulta il grande assente alla Borsa LME. I fattori che da sempre contraddistinguono il combinato disposto dei flussi di moneta, che entrano in uno scambio regolamentato al fine di generare un “prezzo”, si suddividono in Denaro e Lettera, dove i primi stanno a significare una proposizione alla richiesta, quindi domanda, ed i secondi a delineare la contropartita conseguente, l’offerta.

◾ Negli ultimi tre decenni le Borse titoli, merci e valutarie, hanno avuto la caratterizzazione di una forte componente di denaro, pertanto la massa monetaria veniva immessa, di proposito, in sede di contrattazione, questo a significare una manifesta volontà a comprare varie forme di “asset” finanziari, sotto forma di azioni, warrant e divise.

◾ È fondamentale ricordare che nelle Borse la moneta immessa può solo spostarsi tra chi compra e chi vende, ipotesi long o nell’ipotesi opposta, definita short, ma non può auto generarsi oltre il livello dei conferimenti complessivi avvenuti.

◾ Un lungo cappello introduttivo, per dare una rappresentazione sufficientemente chiara su quello che sta avvenendo al LME. La decisione della Federal Reserve di aumentare i tassi di interesse e con la BCE che a giorni prenderà un analogo provvedimento per l’Euro, ha come di fatto tarpato le ali agli investitori finanziari, che fino a poco tempo fa potevano fruire di moneta dal sistema bancario a costo zero o addirittura sotto tale soglia, per poi immetterla nelle Borse con finalità speculative, il cosiddetto Denaro.

◾ La stretta sul credito ha quindi avuto la conseguenza di un immediato “dietro front” sulle strategie in atto da parte del comparto finanziario o per essere più precisi, di quel poco che era ancora attivo al London Metal Exchange, lasciando quindi ai soli operatori di utilizzo diretto dei metalli, il districarsi tra Denaro e Lettera.

◾ Gli utilizzatori sono diventati i veri arbitri delle sorti dei prezzi degli “industriali”. Un ruolo che porta un ulteriore elemento di incertezza nelle determinazioni delle tendenze di Borsa.

◾ L’ultima ottava LME è stata significativa al proposito, con le quotazioni USD 3mesi degli “industriali” in ulteriore contrazione, a evidenziare questa situazione un nuovo calo settimanale dell’indice LMEX del 2.95% rispetto alla cinquina di sedute precedenti.

◾ Il Rame, nel bene o nel male, rappresenta come sempre la “summa” degli episodi LME e in questo caso gli annali di Borsa sono stati aperti fino alla fine del mese di Gennaio del 2021, ultima volta in cui il “metallo rosso” si era collocato sotto la soglia degli 8mila Dollari 3mesi.

◾ Il dato che fa più riflettere, resta comunque quello della caduta verticale della quotazione del Rame, se si pensa che solo ad inizio giugno era il 16% più alto rispetto alla chiusura USD 3mesi dello scorso venerdì.

◾ Una ripresa del Rame è certamente auspicabile, anche per l’intero contesto LME, ma nel breve, gli aggiustamenti a cui potremo assistere saranno ancora quelli di indirizzo ribassista.

◾ L’Alluminio ha già “pagato”, con largo anticipo, la situazione che sta ora interessando il Rame. Le aspettative, sia ben chiaro, non saranno eclatanti per l’Alluminio, ma alla luce degli eventi attuali, già mantenere la linea di quotazione USD 3mesi della scorsa ottava sarà da annoverare come un fatto positivo.

◾ La via al ribasso dello Zinco ha raggiunto delle connotazioni di estremo rilievo, con la quotazione in Dollari che ha toccato un livello visto per l’ultima volta esattamente un anno fa; in questo frangente non occorre dimenticare ciò che avvenne lo scorso marzo, con il metallo più alto del 27% rispetto alla quotazione USD 3mesi “official” del primo di Luglio. Il momento della crescita dello Zinco non sarà imminente, popolando così, ancora per un ragionevole lasso di tempo, l’area sotto i 3mila Dollari.

◾ La situazione generale di Borsa non sta facendo bene al Nichel, ritornato a subire le pressioni ribassiste, per buona pace di qualche operatore, speranzoso nella sua contestualizzazione regressiva del prezzo, anche oltre l’ottava in essere.

◾ Il Piombo sta facendo storia a sé, la richiesta di questo metallo è decisamente alta, soprattutto nell’area asiatica ed i prezzi hanno preso una deriva rialzista, con una correzione positiva del valore USD 3mesi di un punto percentuale avuta nella sola seduta di venerdì primo Luglio.

◾ La flessione marcata dello Stagno ha subito innescato un deciso movimento di interesse sul metallo, tanto che la concentrazione di volumi in acquisto sta generando una significativa volatilità rialzista sulla quotazione in Dollari.

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