Buongiorno,

Condivido con te le ultime notizie dalla Borsa LME relative alla scorsa settimana ed alcuni approfondimenti dal mondo dei metalli.

La forte rivalutazione del Dollaro USD si aggiunge al già pesante bilancio di aumenti diffusi delle quotazioni dei metalli industriali nel corso dell’ultima settimana.

Il verde non come concetto “green”, molto spesso abusato e decisamente sovra-citato, ma come colore identificativo delle banconote in Dollari USA.

La valuta statunitense nel corso dell’ultima settimana è stata l’indiscussa protagonista al LME, soprattutto nella linea di determinazione dei prezzi degli “industriali”, dove gli indirizzi di tendenza sono mutati sensibilmente nelle valorizzazioni USD 3mesi appena dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione statunitense.

Il report, non certo confortante, sta portando la Federal Reserve ad agire di conserva sul taglio dei tassi, che con molta probabilità non avverrà a giugno.

La fase di rinforzo del Dollaro USD ha fatto registrare nel diretto incrocio con l’euro una crescita a favore della valuta statunitense dell’1,58% su base settimanale, insieme non va dimenticato nello stesso periodo l’incremento del 2,78% dell’indice LMEX.

Una somma di situazioni avverse che ha portato ad una percezione di aumento per i metalli industriali da parte degli utilizzatori europei dell’Eurozona di quasi 4,4 punti percentuali.

La decisione presa a Borse chiuse da parte di LME e CME di non accettare più lotti di Rame, Nichel e Alluminio provenienti dalla Russia, con decorrenza immediata, non costituirà oggetto di sospensione per quelli già presenti nei siti di stoccaggio autorizzati da Londra e Chicago, ma sicuramente sarà fonte di condizionamenti per le determinazioni dei valori di questi metalli e almeno nel corso delle prime sedute settimanali.

Rame in sostanziale equilibrio domanda e offerta – tendenza al rialzo

Il Rame, indipendentemente dalla disposizione appena riportata ha mutato nel corso delle ultime due sedute LME la sua struttura di prezzo, che è passata da quella condizionata da una crescita eccessiva di denaro sulle sue posizioni, ad una di sostanziale equilibrio tra i fattori domanda e offerta e questo contesto non potrà che determinare una correzione al rialzo del suo riferimento USD 3mesi, accompagnata nelle prime fasi dal fenomeno della volatilità.

Zinco ancora marcatamente rialzista

Lo Zinco subirà il doppio condizionamento sia sulla sua posizione diretta, ancora marcatamente rialzista, che dalla conseguente situazione di aumento del Rame con una collocazione ancora più elevata del suo contesto di massimo relativo.

Le Leghe di Ottone e Zama

Le leghe di Ottone e Zama, a questo punto, non potranno che registrare incrementi significativi delle rispettive quotazioni di riferimento con delle intensità ormai dimenticate da tempo, seppure in contesti di mercato caratterizzati da ridotte richieste da parte degli utilizzatori.

Ancora sugli scudi l’Alluminio

La soglia dei 2500 dollari 3mesi sarà agevolmente varcata verso l’alto da parte dell’Alluminio e questo nuovo collocamento di quotazione non sarà abbandonato in breve tempo anche a seguito delle nuove disposizioni da parte di LME e CME.

Probabile rialzo per il Nichel

Il Nichel potrebbe essere oggetto di una rilevante azione correttiva di stampo rialzista dovuta all’inevitabile stato di tensione che regnerà in Borsa nelle prossime sedute e anche per essersi posizionato e inaspettatamente, in una zona di minimo relativo su base ultime due ottave.

Piombo verso quota 2200 dollari

La situazione del Piombo specchierà quella generale di Borsa, con il metallo che si dirigerà velocemente a varcare in rialzo la linea dei 2200 dollari 3mesi a distanza di oltre cinque mesi.

Nuova fase di rialzi importanti per lo Stagno

Le carte saranno nuovamente sparigliate sullo Stagno, dove occorrerà mettere da parte l’ipotesi di un possibile rallentamento della crescita del suo valore, come si poteva prevedere a fine settimana scorsa e invece considerare una nuova fase di importanti rialzi del riferimento dollari 3mesi.

Terremoto sanzioni all’LME: alluminio +9,4%, nichel +8,8%, rame +1%

I prezzi di alluminio, nichel e rame sono stati spinti verso l’alto dalle nuove sanzioni sulle forniture russe nei magazzini LME e CME.

Boom dei prezzi dell’alluminio al London Metal Exchange (LME) in seguito alle nuove sanzioni statunitensi e britanniche che hanno vietato le consegne nei magazzini di borsa di forniture russe prodotte dopo la mezzanotte di venerdì della scorsa settimana.

Secondo Bloomberg l’alluminio è cresciuto del 9,4%, il massimo balzo da quando è stato creato il contratto all’LME nel 1987, mentre il nichel è cresciuto dell’8,8%. I prezzi del rame sono cresciuti di circa l’1%.

Nuove incertezze sui mercati dei metalli

I traders sono preoccupati che le sanzioni ridurranno i flussi di metalli russi verso i mercati occidentali, cosa che spinge i prezzi verso l’alto in un contesto esistente già impostato al rialzo.

Gli esperti da tempo ripetono che questo tipo di sanzioni non danneggiano le finanze della macchina da guerra russa, mentre minano le basi dei mercati delle commodities. Le restrizioni sui principali metalli industriali difficilmente fermeranno le vendite russe, ma infonderanno una significativa incertezza sui mercati.

La Russia è un importante produttore di metalli e rappresenta il 6% della fornitura globale di nichel, il 5% di quella di alluminio e il 4% di quella di rame. Le nuove sanzioni vietano la consegna di nuove forniture russe (sia di rame, sia di nichel che di alluminio) nei magazzini LME, così come al Chicago Mercantile Exchange (CME).

Le misure non colpiscono il commercio di metallo fisico al di fuori dei magazzini di borsa

Prima di questo terremoto, la borsa dei metalli di Londra era stata colpita dallo short squeeze del nichel che aveva quasi fatto saltare il banco all’LME (marzo 2022) e dalle sanzioni del 2018 alla Rusal che avevano gettato il mercato dell’alluminio nel caos.

Alcuni traders pensano che queste nuove restrizioni non avranno un impatto così drammatico come i due eventi menzionati.

Secondo Citigroup, la portata dell’impatto sui prezzi dovrebbe essere moderata dal fatto che le misure sanzionatorie non colpiscono in modo significativo le compravendite fisiche al di fuori del sistema dei magazzini LME e CME.

L’Occidente compra in silenzio, dalla Russia, il “miglior metallo dell’Universo”

L’Europa non è in grado di produrre semilavorati di titanio e dipende quasi completamente dalla Russia. Ma la dipendenza riguarda tutti i paesi occidentali.

In due anni, secondo le stime del Washington Post, le aziende occidentali hanno acquistato titanio dalla Russia per un valore di 715 milioni di dollari.

Mentre i politici di Bruxelles e di Washington promettono di abbandonare i metalli russi, le vendite di titanio procedono come sempre, a dimostrazione che la voce grossa dell’Occidente è solo una messa in scena per il pubblico.

La realtà, per quanto possa essere spiacevole per qualcuno, è che non possiamo fare a meno delle materie prime russe.

In terra, in cielo e in mare

Il titanio è un materiale strategico, alla base di molte applicazioni dell’industria moderna.

Per le sue proprietà uniche, è spesso definito “il miglior metallo dell’Universo“. Le leghe di titanio hanno bassa densità, buona resistenza alla corrosione e bassa conduttività termica. Inoltre, sono atossiche e non magnetiche, facili da lavorare e biocompatibili con altri metalli.

Ciò rende il titanio un materiale ideale dove sono richieste tutte queste qualità.

Viene utilizzato negli aerei, nei veicoli spaziali e nei razzi, anche per la sua capacità di resistere a temperature estreme. Il titanio è adatto per carichi elevati nei motori, nei carrelli di atterraggio e nelle ali. Ma viene anche usato per realizzare attrezzature per il raffreddamento e il trasporto del petrolio, nonché per le componenti automobilistiche più leggere e durevoli.

Viene usato al posto dell’acciaio inossidabile, delle leghe a base di nichel e di altri metalli rari grazie alla sua resistenza alla corrosione, soprattutto nel settore chimico. La resistenza all’acqua di mare e alla corrosione rende il titanio indispensabile nella desalinizzazione, nelle navi, nello sviluppo dell’energia termica marina e nell’estrazione di risorse sottomarine.

Ma non solo… Anche i sottomarini nucleari, i rompighiaccio, gli aliscafi, gli hovercraft e i dragamine non esisterebbero senza il titanio.

Tanto per non far mancare una nota curiosa, il titanio è anche un metallo decorativo: leggero, bello, elegante, con una lucentezza argentata. Ha trovato la sua nicchia nel settore della gioielleria e, anche se la quota di gioielli in titanio è ancora piccola, grazie alla sua leggerezza, durata e ipoallergenicità è probabile che la sua quota aumenterà nei prossimi anni.

La Cina è il più grande produttore e la russa VSMPO-Avisma l’azienda più importante

La Cina è di gran lunga il principale produttore di titanio, rappresentando circa un terzo del mercato. Il resto è condiviso da Giappone, Russia e Kazakistan. In termini di aziende, è la russa VSMPO-Avisma a detenere il primato di più grande produttore mondiale, con un quarto del mercato mondiale.

Tutto ciò considerato, credete che le sanzioni occidentali contro la Russia abbiamo coinvolto la VSMPO-Avisma? Naturalmente no, visto che il titanio russo è di fondamentale importanza per i paesi occidentali.

Interessante notare come molte importanti società occidentali (Boeing, Rolls-Royce e Airbus) avessero annunciato pubblicamente di non comprare titanio russo, mentre gli analisti di mercato non avevano dubbi che gli acquisti sarebbero presto ripresi in forma segreta.

E così è stato, come dimostrano i dati pubblicati dal Washington Post.

Secondo gli esperti, gli acquisti di titanio russo aumenteranno nei prossimi anni o, alla peggio, rimarranno al livello attuale.

È infatti improbabile che le aziende siderurgiche occidentali siano in grado di espandere rapidamente la propria capacità per soddisfare la domanda di titanio negli Stati Uniti e nell’Unione Europea.

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