◾ Il ridimensionamento dell’Indice LMEX, sintesi perfetta di una mancanza d’identità del London Metal Exchange.

◾ L’indice LMEX è scivolato ai minimi del 2022, anzi per essere più precisi ha azzerato la serie di progressi che dall’inizio dell’anno aveva visto l’indicatore generale degli andamenti delle quotazioni LME toccare il più 19% durante la settimana numero nove, quella delle prime fasi del conflitto tra Russia e Ucraina.

◾ Il dato complessivo, inutile sottolinearlo, è stato il peggiore dall’inizio dell’anno, con una flessione del 2.6% rispetto a quello iniziale del 3 di Gennaio, ma in crescita di quasi due punti percentuali se paragonato al riscontro di dodici mesi fa.

◾ La Borsa LME è ormai definitivamente in mano agli utilizzatori, ora che il denaro sta diventando sempre più caro per il comparto finanziario e quindi per il suo utilizzo per finalità speculative.

◾ I dati sulla crescita del PIL a livello mondiale, in contrazione rispetto alle previsioni di inizio 2022, i timori, sempre meno fondati, circa una penuria di materie prime a seguito dei pacchetti di sanzioni che la UE ha imposto alla Russia, decisamente inefficaci, (il Cremlino non ha mai esportato così tanto petrolio, 1.6 milioni di barili di petrolio al giorno nel mese di Aprile, rispetto alla media di un milione prima del conflitto), hanno trascinato i prezzi degli “industriali” ai minimi dell’anno.

◾ Una situazione, quella dei prezzi di saldo al LME, che prima o poi dovrà finire o che forse, vedendo le progressioni rialziste tra la prima e la seconda seduta di venerdì scorso, sta veramente volgendo a termine.

◾ Il “metallo rosso” in poche ore ha visto crescere il suo riferimento LME USD 3mesi dell’1.7%, così come l’Alluminio del 2.8% e lo Zinco dell’1.4%, dati che rappresentano qualcosa di più di un semplice sussulto.

◾ Le “finestre” si stanno chiudendo e questo avverrà inequivocabilmente per i tre metalli appena menzionati, con lo Zinco agire in modo più marcato sulla fase di rialzo, rispetto agli altri due. La restante parte del listino LME risponderà a questa relativa effervescenza in modo dimesso e con individuazioni di indirizzo non ancora ben chiare, ad incominciare dal Nichel.

◾ Il metallo non è ancora uscito dalla lunga fase di incertezza facendo scivolare la sua quotazione USD 3mesi sempre più in basso, anche se da un punto di vista di struttura del prezzo LME è evidente che il suo livello di quotazione dovrebbe essere molto più alto.

◾ Il Nichel rappresenta l’ultima enclave in cui il comparto speculativo sta agendo, segno che gli effetti del “delisting” dell’8 Marzo non sono ancora del tutto metabolizzati e questo per buona pace dell’intero London Metal Exchange.

◾ Il Piombo non ha reagito positivamente alla ripresa della domanda dei principali metalli industriali, a significare che per il metallo il tempo di una nuova stagione di rialzi dovrà essere spostata più in avanti.

◾ In termini di presupposti lo Stagno ha tutti gli elementi per produrre una correzione rialzista del suo riferimento USD 3mesi, in questo, il contesto generale di Borsa potrà rappresentare un aiuto determinante.

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