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La BCE rovina la festa al “LME Week” e gli speculatori abbandonano in massa l’evento di Londra, lasciando la Borsa in mano agli utilizzatori di metalli e leghe.

Il denaro “facile” a costo zero non è più di casa tra gli speculatori. La notizia, peraltro annunciata da tempo, degli incrementi dei tassi da parte della BCE, è piombata al “LME Week” come un fulmine, sebbene il cielo sopra Londra fosse già denso di nubi minacciose.

Le manovre del comparto speculativo finanziario, nel corso del simposio annuale organizzato dal London Metal Exchange, hanno interessato principalmente Rame, Alluminio e Nichel, tenendo fede alle previsioni della vigilia. Le forze introdotte, sono state comunque esigue, da parte di coloro che operano sugli “industriali”, con la finalità di procurarsi dei margini dalle sole transazioni di Borsa e nulla più.

La sensazione è che a Londra fossero presenti le seconde linee delle grandi società di investimento e brokeraggio, con in tasca i foglietti dei “compitini” da svolgere in maniera diligente, per poi ritornare a casa dopo lo svolgimento. La variazione dell’indice LMEX su base settimanale, sotto il punto percentuale e oltretutto con il dato in calo, è il fattore più eloquente che racconta di una settimana decisamente opaca.

Lo spunto di riflessione e confronto riguarda il ruolo futuro del LME nell’ambito della regolazione dei prezzi degli “industriali” e attività correlate, come la gestione degli stock di metalli presso i magazzini sotto la sua giurisdizione.

Doppio ruolo del Rame

Nell’ultima settimana il Rame ha giocato un doppio ruolo, dando nella prima parte la sensazione di poter “condurre le danze” sulla spinta di quello che stava avvenendo inizialmente a Londra e nella seconda dar vita ad una retrocessione parziale di valore. La fase di accumulo di denaro “lungo” è ancora importante, a dimostrazione che molti investitori, sulla scorta di quanto avvenuto nei precedenti “LME Week”, abbiano considerato il Rame come il vettore per la generazione di margini in un breve lasso di tempo. La realtà dei fatti non darà ragione a chi riporrà aspettative sul “metallo rosso” in chiave rialzista, anche se l’attuale livello di prezzo risulta un buon punto di compromesso tra domanda e offerta.

Zinco indirizzo ribassista

L’uscita dall’ottava da parte dello Zinco non è stata delle migliori, con un calo su base settimanale dell’intervallo SELECT del 2.7%, ma il dato potrebbe risultare solo parziale, poiché emerge un mantenimento dell’indirizzo ribassista a partire da oggi e nelle prossime sedute LME. Il contesto di sostanziale miglioramento del valore del Rame, abbinato al perdurare della debolezza dello Zinco, porta a pensare che per l’Ottone sarà una settimana tranquilla, cosa differente per la Zama. La lega a base di Zinco ha chiuso la precedente ottava con un’indicazione al ribasso di circa 80 Euro/tonnellata, ma con un quadro previsionale di ulteriori diminuzioni a breve.

Nuovo punto di equilibrio per l’Alluminio

Gli effetti delle ultime due sedute settimanali LME dell’Alluminio, accompagnate da una forte azione di condizionamento ribassista per il sopraggiungere della volatilità con segno negativo, ha riportato il valore del metallo a ridosso dei 2.200 USD 3mesi, quota che al momento risulta essere il nuovo punto di convergenza tra denaro e lettera.

Attese deluse per il Nichel

Le attese sul Nichel sono andate tutte deluse, in questa affermazione può essere letto il venir meno di un incremento di valore spinto da movimenti speculativi, anche se delle momentanee “fiammate” hanno avuto luogo, ma puntualmente estinte da una domanda che non è più disposta ad accogliere nuovi percorsi avventurosi per questo metallo.

Corsa a sé per il Piombo

Il Piombo ha fatto corsa a sé nell’ultima settimana e questa individualità la manterrà anche nella presente. La forte azione di variabilità che ha avuto il Piombo nella seconda parte di ottava deve essere il punto di riferimento e collegamento per il mantenimento di una tendenza che sarà nettamente rialzista.

Stagno, interesse ai minimi termini

L’interesse per lo Stagno continua a rimanere ai minimi termini, segno questo che molti utilizzatori considerano il prezzo attuale non sufficientemente appetibile per intervenire in Borsa, inevitabile un ulteriore periodo di contrazione del riferimento LME.

UNO SGUARDO ALLA REALTA’ PRODUTTIVA

Anche Norsk Hydro chiede di sanzionare l’alluminio russo.

Dopo Alcoa, anche Norsk Hydro chiede che l’Unione Europea e gli Stati Uniti sanzionino l’alluminio russo. Fervore politico contro la Russia o interessi economici da difendere?

Mai come in questi mesi politica ed economia si intrecciano così strettamente che, spesso, non si capisce dove inizi l’una e finisca l’altra. Anche la recente richiesta di Norsk Hydro, multinazionale norvegese dell’alluminio, non è ben chiaro quali obbiettivi voglia raggiungere.

Dopo il lobbying di Alcoa ecco quello di Hydro

Secondo Reuters, Norsk Hydro ha chiesto a Stati Uniti ed Unione Europea (UE) di interrompere le importazioni di alluminio russo. La richiesta segue quella di Alcoa della scorsa settimana, che ha chiesto all’amministrazione Biden di vietare le importazioni di metallo dalla Russia. Una misura che, tra gli altri effetti, porterebbe indubbi vantaggi alle esportazioni cinesi di semilavorati di alluminio.

Circa la metà della produzione europea di alluminio si è fermata a causa dell’impennata dei costi energetici, mentre la produzione russa è non ne è stata colpita. E, quando si parla di alluminio russo, si fa riferimento alla Rusal, un gigante che produce circa il 6% dell’alluminio mondiale. Tutto metallo che, fino ad oggi, non è stato preso di mira dalle sanzioni occidentali.

Sanzioni contro Rusal per salvare i produttori europei?

Il ragionamento di Norsk Hydro parte dalla constatazione che le attuali sanzioni occidentali stiano colpendo più il tessuto industriale europeo che non quello russo. Perciò, per creare un danno alla produzione russa di alluminio, il produttore norvegese chiede altre sanzioni come quelle di vietare le importazioni di metallo targato Rusal. Sempre secondo Norsk Hydro, senza sanzioni contro le importazioni russe il futuro della produzione europea sarebbe a rischio perché i produttori di alluminio europei, penalizzati dall’aumento dei costi energetici, non sarebbero in grado di competere con i rivali russi.

Evidentemente, Norsk Hydro non è certo disinteressata da un punto di vista economico nel chiedere misure per colpire un rivale come Rusal. Inoltre, con una recessione che incombe, molti esperti affermano che i divieti sull’alluminio russo decimerebbero il comparto manifatturiero europeo.

Nuova lega di alluminio. È una svolta per l’esplorazione spaziale.

Una nuova lega metallica (lega crossover AlMgZnCuAg) che mantiene flessibilità e resistenza anche dopo alte dosi di radiazioni, apre nuove possibilità per l’avventura dell’uomo nello spazio.

Un team internazionale di scienziati ha inventato una lega di alluminio che è cento volte più resistente ai danni da radiazioni rispetto ai materiali attualmente utilizzati nei veicoli spaziali.

Questa lega potrebbe essere utilizzata non solo per migliorare la schermatura delle capsule di atterraggio, ma anche per costruire edifici su Marte, per prolungare la vita di missioni come il James Webb Space Telescope o per contenere reattori nucleari miniaturizzati su veicoli spaziali o in strutture abitabili sulla Luna.

Alluminio aeronautico resistente alle radiazioni

Le leghe di alluminio sono spesso utilizzate nello spazio perché sono leggere e resistenti. Attualmente, una di quelle maggiormente usate è la 6061 (alluminio aeronautico 6061-T6) che non è però esente dai problemi che affliggono anche molte altre leghe. Infatti, le potenti radiazioni solari o i raggi galattici che colpiscono per lunghi periodi di tempo una lega, possono cambiare la sua struttura molecolare, rendendola più debole o più fragile.

Ma i ricercatori dell’Università di Leoben (Austria), dell’Università di Huddersfield (Regno Unito), dei Los Alamos National Laboratory (Stati Uniti) e della AMAG (produttore austriaco di alluminio), hanno messo a punto una lega crossover AlMgZnCuAg con elevata tolleranza alle radiazioni.

Materiali di nuova generazione

La futura esplorazione umana del nostro sistema solare dipenderà proprio alle invenzioni di materiali in grado di resistere ad ambienti difficili. Allo stato attuale delle cose, ci sono soltanto le leghe a solubilizzazione ed invecchiamento artificiale (come per l’appunto la 6061-T6) che si possono candidare per le componenti strutturali in veicoli spaziali a lunga distanza, anche se la loro resistenza alle radiazioni delle particelle energetiche solari è insufficiente.

Ecco perché la nuova lega AlMgZnCuAg è così importante e rivoluzionaria per l’esplorazione spaziale. Si tratta di un materiale di nuova generazione che potrebbe aprire le porte alla progettazione di altre leghe resistenti alle radiazioni. Ancora una volta, dopo 70 anni di programmi spaziali, è la metallurgia a consentire all’uomo di realizzare nuove avventure nello spazio con veicoli spaziali, satelliti e sonde che potranno essere così leggere ma resistenti da reggere nel difficile ed estremo ambiente dello spazio.

Lo studio è stato pubblicato questo mese su arXiv, il database della Cornell University dei più importanti lavori scientifici.

Spiegazione dei futures sull’alluminio

Prezzo dei futures sull’alluminio: recessione e impennata dei costi energetici raffreddano le prospettive di mercato in forte espansione

I prezzi dei futures sull’alluminio si sono indeboliti nell’ultimo mese dopo un’impennata record intraday a fine settembre alla prospettiva che il London Metal Exchange (LME) vieti il metallo dalla Russia.

I prezzi dell’alluminio sono crollati del 50% da marzo, quando hanno raggiunto livelli record in risposta all’invasione russa dell’Ucraina. Il calo della domanda da parte della Cina, il più grande produttore e consumatore del mondo, ha pesato sul mercato, insieme al crescente potenziale di una recessione globale, alla forza del dollaro USA e ai persistenti costi elevati dell’energia, che stanno facendo salire i costi di produzione.

I futures sull’alluminio sono contratti derivati, in base ai quali, l’acquirente si impegna con il venditore, a prendere in consegna una determinata quantità di alluminio metallico, a un prezzo fisso, in una data stabilita nel futuro.

I futures sull’alluminio sono negoziati prevalentemente sul London Metal Exchange, sullo Shanghai Futures Exchange (SHFE) e sul Commodity Exchange (COMEX). I contratti standard riguardano quantitativi di 25 tonnellate di metallo. I contratti possono essere regolati fisicamente alla data di scadenza, quando l’acquirente prende in consegna il metallo, o regolati finanziariamente, in cui l’acquirente trasferisce denaro al venditore alla data di regolamento.

I produttori e i consumatori di alluminio negoziano contratti futures per coprire il rischio nell’acquisto o nella vendita di metallo fisico. I produttori possono bloccare i prezzi per il loro metallo, mentre i consumatori possono assicurarsi prezzi a lungo termine in modo da garantirsi una stabilità nei loro costi futuri.

I commercianti di materie prime e gli investitori utilizzano i futures sull’alluminio per cercare di trarre profitto dalle fluttuazioni del mercato. Comprano per ipotizzare che un prezzo dei futures sull’alluminio aumenterà e venderanno quando si aspettano che il prezzo diminuirà.

Aumenta la volatilità dei prezzi dell’alluminio

Il mercato dei futures sull’alluminio è stato altamente volatile nel 2022 a causa dell’incertezza sulla domanda e l’offerta. Il prezzo di riferimento dell’alluminio a tre mesi LME ha iniziato l’anno a $ 2.823,00 per tonnellata ed è salito a $ 3.445,00 il 24 febbraio in risposta all’invasione russa dell’Ucraina. Il contratto ha raggiunto un livello record superiore a $ 4.000 il 7 marzo, sulle crescenti preoccupazioni che le esportazioni russe di alluminio sarebbero diventate soggette a sanzioni.

La Russia ha rappresentato il 6% della produzione globale di alluminio nel 2021 e paesi come Stati Uniti e Regno Unito hanno applicato tariffe alle importazioni di prodotti russi in alluminio. C’erano preoccupazioni che la produzione russa sarebbe stata influenzata dalla perdita dell’accesso alla materia prima allumina dall’Australia per la raffinazione in alluminio metallico, ma la Cina ha aumentato le sue esportazioni di allumina in Russia per coprire il deficit.

La politica cinese zero-Covid ha visto diminuire la domanda di alluminio poiché le fabbriche sono state chiuse per lunghi periodi e il rallentamento dell’economia globale ha ulteriormente ridotto i consumi. Un dollaro USA forte ha pesato sulla domanda da parte degli acquirenti con altre valute, poiché i tassi di cambio sfavorevoli hanno aumentato il costo del metallo.

Secondo il rapporto della Commodity Futures Trading Commission, l’impennata dei costi energetici ha ridotto la produzione di alluminio in Europa dell’11,5% nella prima metà del 2022, ma ha anche ridotto altre attività manifatturiere, riducendo a sua volta la domanda di metallo.

Il prezzo dell’alluminio LME a tre mesi è sceso durante l’estate e ha raggiunto $ 2,103.00 per tonnellata il 28 settembre. Il prezzo è salito a $ 2.360,00 il 6 ottobre in risposta alla pubblicazione di un documento di discussione LME che propone di sospendere il metallo russo dai suoi magazzini. Ma il prezzo si è ritirato dopo la reazione iniziale del mercato, scambiando in calo a $ 2.175,50 il 21 ottobre. Il mercato ha chiuso a $ 2.236,00 il 28 ottobre.

Prospettive dei prezzi dei futures sull’alluminio

Il mercato dell’alluminio si riprenderà o rimarrà sotto pressione? Le previsioni sui futures sull’alluminio di Trading Economics, al 31 ottobre, stimavano che il metallo potrebbe scendere a $ 2.154,44 per tonnellata entro la fine del 2022 e scendere a $ 1.991,90 in un anno, in base alle aspettative degli analisti.

Tuttavia, gli analisti di Capital Economics sono stati rialzisti nella loro previsione, aspettandosi un rialzo verso i $ 2.400 per tonnellata, osservando:

“Mentre l’economia globale sprofonda in recessione, la crescita della domanda di alluminio rimarrà debole l’anno prossimo. Tuttavia, riteniamo che la crescita dell’offerta sarà ancora più debole, spingendo le azioni al ribasso e il prezzo più in alto”.

LINK UTILI PER APPROFONDIRE

METALLI RARI : https://www.metallirari.com/author/rareadmin404/

METALLI RARI : https://www.metallirari.com/inventata-nuova-lega-alluminio-svolta-esplorazione-spaziale/

CAPITAL.COM : https://lnkd.in/eMQAUW2S

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METALWEEK : https://www.metalweek.it//filemanager/mw/MWBASE221031.html

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