Buongiorno,

condivido con te le ultime notizie dalla Borsa LME relative alla scorsa settimana ed alcuni approfondimenti dal mondo dei metalli.

La crescita diffusa della liquidità “lunga” alla Borsa LME, lascia supporre che l’azione del comparto speculativo sarà di breve durata.

L’aspetto valutario ha rappresentato un elemento di fondamentale importanza negli equilibri di definizione dei valori degli “industriali” nel corso dell’ultima settimana all’LME. L’apprezzamento dell’euro sul dollaro del 2.36% negli ultimi otto giorni ha controbilanciato la crescita complessiva del listino di Borsa, il cui indice LMEX, basato sulle quotazioni USD, ha registrato il 4.02% di incremento, con il ricollocamento di tutti i metalli nelle rispettive aree di massimo relativo.

Il dato molto positivo del 3% riferito alla crescita dell’inflazione negli USA su base annua ha dato il via a supposizioni riguardanti la FED, la quale potrebbe derubricare a dopo luglio l’azione correttiva sui tassi.

La possibile mancata crescita del costo del denaro negli USA ha corroborato molti investitori del comparto finanziario-speculativo, con “puntate” relativamente facili sui metalli industriali viste le collocazioni di prezzo decisamente interessanti.

Una situazione non certo gradita agli utilizzatori che hanno visto impennarsi i valori dei principali elementi del listino LME, in un momento in cui gli scambi di “fisico” iniziano a risentire dei rallentamenti dovuti ai calendari delle soste per le vacanze.

L’impennata della massa monetaria di connotazione “lunga” porta a considerare questo fenomeno di crescita delle quotazioni degli “industriali” di natura speculativa e con una durata relativamente breve in termini di effetto sul listino.

Eccessivi rialzi per il Rame

Il Rame registra una crescita di denaro decisamente sotto controllo, anche se la spinta verso l’alto del valore USD 3mesi è al momento da considerare eccessiva e pertanto le aspettative sul metallo non potranno che essere di ribassi, “a stretto giro”.

Progressione al rialzo per lo Zinco

La progressione al rialzo che ha interessato lo Zinco nell’ultima settimana ha riportato il suo valore di Borsa a varcare in modo deciso la soglia dei 2400 USD 3mesi e questo a distanza di quasi un mese. Il mantenimento della quotazione oltre tale livello risulta ora fondamentale per stabilire la qualità della collocazione di Borsa dello Zinco.

Ottone e Zama

I riferimenti delle leghe di Ottone e Zama, da qui alla fine del mese, risentiranno degli andamenti non certo consolidati di Rame e Zinco, senza dimenticare l’importante effetto correttivo del cambio tra euro e dollaro che sposta la questione, una volta tanto, a favore degli utilizzatori.

Prezzo dell’Alluminio fortemente condizionato

Il prezzo dell’Alluminio risulta fortemente condizionato da un’eccessiva concentrazione di denaro con connotazione “lunga” e a tutti gli effetti ingiustificata in relazione alle reali potenzialità del metallo basata sulla domanda effettiva per utilizzi produttivi.

Nichel al di fuori dei favori dell’azione speculativa, per ora.

Il Nichel non ha trovato i favori dell’azione speculativa sul listino LME e questo non rappresenta di certo un elemento di secondaria importanza per definire estemporaneo il carattere delle operazioni, in termini complessivi, del comparto finanziario sull’intero listino di Borsa. Nello specifico, il Nichel presenterà ancora una certa resistenza al mantenimento dei riscontri di prezzo ultimamente raggiunti, ma molto dipenderà dall’aria che si respirerà al LME nel corso della settimana.

Volatilità ribassista per il Piombo

La volatilità ribassista sarà il maggior elemento di avversità che dovrà contrastare il Piombo per continuare a collocarsi nella zona di massimo relativo ed una possibile spinta verso l’alto del valore USD 3mesi in questo avvio di ottava non dovrà essere letta come il superamento della criticità in essere.

Stagno eccezione del listino LME

Lo Stagno rappresenta l’unica eccezione del listino LME, dove il considerevole accumulo di liquidità “lunga” non rappresenterà un freno alla sua crescita, ma al contrario, determinerà un effetto volano per il consolidamento dell’indirizzo rialzista.

UNO SGUARDO ALLA REALTA’ PRODUTTIVA

I cinesi comprano la Slim Aluminium per 120,5 milioni di euro!

Quantum Capital Partners ha venduto la Slim Aluminium al maggior produttore di fogli di alluminio al mondo, il cinese Dingsheng Group.

Il colosso cinese Dingsheng Group, il maggiore produttore di fogli di alluminio al mondo, è sbarcato nel Lazio, acquistando la Slim Aluminium per la maxi-cifra di 120,5 milioni di euro. L’acquisto ha già ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie, compreso il nulla osta in materia Golden Power da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Una vendita a 6,4 volte il margine operativo lordo

L’operazione ha visto come venditore iI fondo tedesco Quantum Capital Partners (QCP) e come acquirente Dingsheng Group, che ha rilevato l’intero capitale sociale della Slim Aluminium con sede a Cisterna di Latina.

Per il fondo d’investimento tedesco con sede a Monaco di Baviera è stato un buon affare dal momento che l’azienda è stata venduta ad una cifra pari a 6,4 volte il margine operativo lordo di 18,9 milioni del 2022, quando i ricavi sono passati da 252,5 a 326,8 milioni di euro e il risultato netto da 2,4 a 9,6 milioni di euro.

Sette anni fa il fondo tedesco aveva rilevato la Slim Aluminium da Norsk Hydro, quando l’azienda era in rosso (si parlava di una perdita netta di oltre 16 milioni di euro nel 2015).

Gli investitori di QCP possono adesso godere di un rendimento totale di 70 milioni di euro, pari a 12 volte il capitale investito.

Una storia italiana di oltre 60 anni

La Slim Aluminium ha una storia di oltre 60 nella produzione di un’ampia gamma di fogli, nastri e laminati di alluminio per i settori dell’imballaggio, dell’automotive, dei trasporti e dell’edilizia. Vende soprattutto sul mercato europeo ed ha una capacità produttiva di circa 120.000 tonnellate l’anno.

Sotto la gestione di Quantum Capital Partners e grazie al management locale, Slim Aluminium è cresciuta in modo significativo dopo la pandemia ed ha quasi raddoppiato la capacità produttiva.

Dingsheng Group, un gigante cinese che vende fogli di alluminio per batterie

Per Dingsheng Group l’importanza dell’acquisizione è nel fatto che riesce a coprire in Europa l’intera gamma di prodotti per la lavorazione dell’alluminio, dalla laminazione a caldo e a freddo alla produzione di fogli sottili. L’azienda cinese aumenta così la sua quota sul mercato europeo dell’alluminio, garantendo al contempo forniture stabili di materie prime per l’impianto di Cisterna di Latina.

Negli ultimi anni, Dingsheng Group ha convertito le sue fabbriche per produrre fogli di alluminio per batterie, vendendo i suoi prodotti a giganti globali del settore come Contemporary Amperex Technology, LG Energy Solution e SK On.

APPROFONDIMENTO

La più grande riserva mondiale di nichel EV è controllata dalla Cina.

La Cina domina la produzione di nichel indonesiano per le batterie dei veicoli elettrici, controllando di fatto una delle più importanti catene di approvvigionamento per la transizione energetica.

Ecco come ha fatto…

Negli ultimi anni, la Cina ha assunto una posizione dominante anche nella produzione di nichel, un minerale critico utilizzato nelle batterie per gli autoveicoli elettrici (EV). Naturalmente, questo nuovo potere cinese ha implicazioni significative per la transizione energetica globale.

Il primato indonesiano grazie ai tecnici cinesi

Qualcuno potrebbe domandarsi perché non sia l’Indonesia a dominare il mercato del nichel, visto che il paese è diventato il più grande produttore mondiale. Un primato conquistato in pochi anni dal momento che, soltanto cinque anni fa, in Indonesia non esistevano impianti industriali che lavorassero il minerale di nichel per le batterie dei veicoli elettrici.

Infatti, la varietà di minerale di nichel dell’Indonesia, nota come laterite, era considerata difficile da lavorare per l’uso nei veicoli elettrici e in passato veniva principalmente raffinata per la produzione di acciaio inossidabile. Ma poi sono arrivati i tecnici cinesi…

L’ascesa dell’Indonesia come principale fornitore di nichel per le batterie dei veicoli elettrici è impressionante. Secondo il CRU, il paese nel 2017 era un fornitore marginale ma, entro il 2022, rappresentava circa la metà dell’offerta globale.

Un metodo problematico e costoso migliorato fino al successo

Ma sono state le aziende cinesi a svolgere un ruolo cruciale nello sviluppo di questo settore in Indonesia, sviluppando un metodo chiamato lisciviazione acida ad alta pressione (HPAL) che ha reso i depositi indonesiani di nichel così determinanti per l’industria dei veicoli elettrici.

Non è stata un’impresa ne semplice ne scontata visto che il metodo HPAL esisteva da decenni, ma aveva la reputazione di essere problematico e costoso a causa del calore e della pressione estremi coinvolti, che spesso causavano danni alle apparecchiature e riparazioni laboriose.

Tuttavia, uno stabilimento cinese in Papua Nuova Guinea ha aperto la strada al successo. La China ENFI Engineering, progettista dell’impianto, ha apportato miglioramenti e correzioni graduali per stabilizzare la produzione. Quindi il modello è stato replicato in tutti gli altri siti indonesiani, con il supporto tecnico del personale esperto proveniente dalla Papua Nuova Guinea.

La più grande fonte del mondo di nichel per le batterie dei veicoli elettrici

Di fatto, la Cina ha dimostrato la sua capacità di eseguire progetti HPAL più rapidamente e ad un costo inferiore rispetto ai concorrenti occidentali. In questo modo, il gigante asiatico ha messo le mani sulla più grande fonte mondiale di nichel.

Il successo della Cina nello sviluppare le risorse minerali dell’Indonesia, le conferisce un vantaggio competitivo sui minerali critici per la transizione energetica globale. Si tenga conto che il nichel non è certo un minerale minore, visto che il metallo prodotto è una asse portante dell’industria mondiale, soprattutto per quella delle batterie per i veicoli elettrici.

In queste condizioni, per l’Europa e gli Stati Uniti sarà molto difficile, se non impossibile, riuscire a diversificare le catene di approvvigionamento energetico e ridurre la dipendenza dalla Cina.

LINK UTILI

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METALWEEK : https://www.metalweek.it//filemanager/mw/MWBASE230717.html

METALLI RARI : https://www.metallirari.com/cinesi-comprano-slim-aluminium-120-milioni-euro/

METALLI RARI : https://www.metallirari.com/piu-grande-riserva-mondiale-nichel-ev-controllata-cina/

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