Buongiorno,

Ritorno a pubblicare la newsletter dopo una settimana in cui non sono stato molto bene, motivo per cui, mio malgrado, ho dovuto saltare per la prima volta dopo quasi due anni.

Condivido con te le ultime notizie dalla Borsa LME relative alla scorsa settimana ed alcuni approfondimenti dal mondo dei metalli.

La debolezza del dollaro è certamente una delle cause del recente incremento dei prezzi degli “industriali”, che rinforzano ulteriormente i massimi registrati a metà marzo.

La migliore cosa da fare in questi momenti è attendere che tutto passi.

La recente “sfuriata” del listino LME è l’ultimo in ordine di tempo dei tanti episodi che spesso caratterizzano la determinazione delle quotazioni dei metalli industriali.

L’atteggiamento che occorre evitare è quello di essere coinvolti in una sorta di psicosi collettiva, che avrebbe come unico responso quello di trovarsi al termine della turbolenza con materie prime acquistate a prezzi eccessivamente alti e poco gestibili in chiave futura.  

Il fattore principale da rilevare risulta comunque l’entità di variazione del listino degli “industriali” nel suo complesso, con l’indice LMEX cresciuto del 5,23% su base settimanale, mentre il suo posizionamento dall’inizio dell’anno è risultato in aumento di 6,6 punti percentuali.

Le ultime sedute di Borsa sono state estremamente cariche di tensione, dove l’effetto scatenante può senza dubbio essere ricondotto all’improvvisa apertura di una fase di debolezza del Dollaro USD rispetto alle principali valute e quindi anche nei confronti dell’euro, con il cambio medio passato da 1,0750 in apertura di ottava a 1,0840 di venerdì scorso.

Liquidità rialzista sul Rame  

Il Rame è stato molto più vicino alla linea dei 9400 USD 3mesi che a quella dei 9300; visti i recenti eventi, quest’ultimo riferimento rappresenta la linea di demarcazione per poter dare un’attribuzione sullo stato di indirizzo del metallo nel breve periodo, aspetto non secondario resta comunque la presenza di un eccesso di liquidità rialzista veramente importante.

Inerzia rialzista per lo Zinco in tandem con il Rame

Lo Zinco oltre ad agire in tandem con il Rame, dovrà subire l’effetto dell’inerzia rialzista di queste ultime sedute LME, portando la quotazione 3mesi a crescere ulteriormente, ma anche in questo caso non dovrà essere messo in secondo piano lo stato di accumulo di denaro “lungo”.

Le Leghe, Ottone e Zama

L’inevitabile salita dei prezzi delle leghe a base di Rame e Zinco non dovrà necessariamente essere valutata su quello che probabilmente accadrà nei prossimi giorni in virtù di possibili residui incrementali di valore dei due metalli al LME, bensì verificare la struttura dei prezzi di Ottone e Zama registrati nelle ultime quattro settimane in corrispondenza del precedente momento di picco in Borsa, con la barra di Ottone riportare una crescita di 200 Euro/tonnellata e i panetti di Zama di circa 50 Euro.

Non facile lettura per la situazione dell’Alluminio

La situazione dell’Alluminio non sarà di facile lettura in termini di evoluzione del riferimento LME. La quotazione è in pieno vortice rialzista che non potrà ancora reggere a lungo, soprattutto in base ai reali utilizzi di metallo, ma occorrerà tenere ben presente che il prezzo dell’Alluminio non riporterà un crollo, ma un più ordinario ridimensionamento.

Nichel, prezzo in equilibrio tra domanda e offerta

Il Nichel ritornerà in prossimità della linea dei 18mila dollari / 3mesi sulla spinta generalizzata del listino di Borsa, indicando agli utilizzatori diretti e indiretti di questo metallo che quel valore rappresenta il momentaneo fattore di equilibrio tra domanda e offerta.

Piombo vicino al massimo relativo

La variabilità del Piombo descrive a pieno lo stato di tensione che sta regnando al LME, dove la fluttuazione del prezzo mette in evidenza quanta incertezza ci sia tra gli operatori nel soppesare il suo valore 3mesi effettivo e sempre più vicino al massimo relativo.

Indirizzo marcatamente rialzista per lo Stagno

L’indirizzo dello Stagno è invece marcatamente rialzista con la soglia dei 29mila USD 3mesi rappresentare il trampolino di lancio per obiettivi di prezzo ancora più alti.

Acciaio e alluminio: la Turchia limita le esportazioni verso Israele

 Con un decreto pubblicato il 9 aprile, il Ministero del Commercio turco ha limitato le esportazioni di 54 gruppi di prodotti verso Israele, tra cui acciaio e alluminio.

Secondo il decreto, i prodotti soggetti a restrizioni includono quasi tutti i prodotti in acciaio lunghi e piani, i tubi di acciaio e i profili e i fili di alluminio.

Il ministero ha dichiarato che le restrizioni rimarranno in vigore fino a quando Israele non dichiarerà un cessate il fuoco permanente a Gaza e consentirà un flusso ininterrotto di aiuti umanitari nella regione.

Poiché Israele è una delle principali destinazioni della Turchia per l’esportazione di acciaio lungo, le restrizioni potrebbero danneggiare i volumi e i prezzi delle esportazioni delle acciaierie turche.

Secondo i dati dell’Istituto statistico turco, nel 2023 le spedizioni di tondo in acciaio verso Israele sono state pari a 735.800 tonnellate, con un calo del 30% rispetto all’anno precedente.

Le esportazioni di tondo in Israele sono aumentate del 53% rispetto al mese di febbraio, raggiungendo le 31.307 tonnellate, strappando il primo posto allo Yemen, che ha registrato un calo del 58% rispetto al mese di febbraio, raggiungendo le 31.183 tonnellate.

Israele è anche una delle principali destinazioni della Turchia per l’esportazione di tubi d’acciaio.

Una fonte ha dichiarato che la mossa è stata “negativa per l’industria”, in quanto i cementifici erano quasi pronti, ma le acciaierie no e le destinazioni per l’esportazione di tondo [disponibili per le acciaierie turche] erano limitate.

Ancora non si è sicuri sull’impatto che la notizia potrebbe avere sui mercati. Le esportazioni di tondo rappresentano ancora solo il 15% delle vendite totali di tondo per la Turchia, che è diventata sempre più dipendente dalle vendite interne.

I prezzi del minerale di ferro, del petrolio, del carbone, del ferro spugnoso e dei rottami del subcontinente sono tutti in aumento, per cui non si è ancora sicuri che la notizia avrebbe avuto un impatto su questi mercati.

La lentezza della domanda, dovuta alla settimana di vacanza del Ramadan in Turchia, e le fluttuazioni dei costi di produzione hanno limitato i prezzi dell’acciaio delle acciaierie turche.

È il grafene che stravolgerà il mercato delle batterie per veicoli elettrici?

Il grafene sembra destinato a sconvolgere il mercato delle batterie per veicoli elettrici entro la metà degli anni ’30.

Nel breve termine, è probabile che le batterie tradizionali a base di litio, con tutti i loro limiti e i loro costi, mantengano la loro presa sul mercato dei veicoli elettrici (EV).

Ma, in termini prospettici, molti credono che nel prossimo decennio emergerà la batteria perfetta, in grado di offrire l’equilibrio ideale tra costi, densità energetica, sicurezza e sostenibilità ambientale.

Per raggiungere questo obbiettivo ci sono circa una dozzina di produttori di batterie al lavoro, che puntano al dominio del mercato. Anche se è impossibile dire chi prevarrà, secondo una ricerca di Focus, saranno le batterie al grafene e a doppio ione che sconvolgeranno davvero il mercato.

Tra il 2030 e il 2035 emergeranno le batterie al grafene

Le batterie al grafene dovrebbero emergere tra il 2030 e il 2035, allorquando si prevede che il prezzo del grafene scenderà vertiginosamente.

Il report di Focus è il risultato dell’elaborazione con 3 tipi di Intelligenza Artificiale (Large Language Models, Vector Search e Multivariate Regression) su grandi volumi di dati riguardo ai brevetti globali (è un approccio ispirato da una ricerca del Massachusetts Institute of Technology).

Le batterie tradizionali migliorano troppo lentamente

Quello che emerge è che tutte le tecnologie delle batterie basate sul litio stanno migliorando a velocità simili. Gli attuali composti chimici dominanti, litio-nichel-manganese-cobalto e litio-ferro-fosfato, stanno migliorando di anno in anno a tassi del 30% e del 36% rispettivamente

Le batterie al grafene e a doppio ione possono rivoluzionare il mercato

Tuttavia, si tratta di percentuali che impallidiscono davanti alle batterie al grafene, che stanno migliorando del 48,8%, o alle batterie a doppio ione, che vantano un tasso di miglioramento del 48,5%, sempre su base annua.

Poiché la velocità di miglioramento del grafene e delle batterie a doppio ione è significativamente e costantemente più elevata rispetto ad altri prodotti chimici per batterie, queste possono essere considerate dirompenti.

Le batterie al grafene offrono un enorme passo in avanti per le prestazioni dei veicoli elettrici, con elevate densità di energia, maggiore durata del ciclo (il numero di cicli di carica e scarica che una batteria può completare prima di perdere prestazioni) e ricarica rapida.

Il loro principale svantaggio al momento è il costo proibitivo, determinato dal prezzo altissimo della produzione di grafene.

Ad oggi il grafene costa 200 dollari al chilogrammo

Affinché le batterie al grafene possano sconvolgere il mercato dei veicoli elettrici, il costo di produzione del grafene deve diminuire in modo significativo.

Il grafene è attualmente prodotto a circa 200 dollari per chilogrammo. Secondo Focus, quando il costo del grafene sarà paragonabile a quello del litio, potrà essere utilizzato nelle batterie commerciali.

La produzione del carbonato di litio costa attualmente circa 16 dollari al chilogrammo e gli analisti ritengono che potrebbe scendere di un ulteriore 30% nel 2024, per raggiungere 11 dollari al chilogrammo.

Il sistema di Intelligenza Artificiale di Focus prevede che la produzione di grafene diventerà abbastanza economica da consentire al materiale di farsi strada nella chimica delle batterie entro il 2031.

LINK UTILI

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METALWEEK:  https://www.metalweek.it//filemanager/mw/MWBASE240408.html

COMMODITY EVOLUTION: https://www.commodityevolution.com/2024/04/09/acciaio-e-alluminio-la-turchia-limita-le-esportazioni-verso-israele/

METALLI RARI: https://www.metallirari.com/grafene-stravolgera-mercato-batterie-veicoli-elettrici/

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