Il listino LME piomba ai livelli dello scorso novembre, ma quello che preoccupa gli utilizzatori è la forte componente di incertezza su possibili ulteriori ribassi.

L’importante momento ribassista degli “industriali” alla Borsa LME ha determinato l’azione di aggiornamento delle scale dei prezzi nei grafici, un elemento non significativo ai fini pratici, ma sicuramente iconico.

Il dato settimanale dell’indice LMEX sintetizza e fotografa una situazione che riporta il listino nel suo complesso allo scorso mese di novembre. Il motivo che ha fatto ripiombare il riferimento di sintesi dell’andamento dei prezzi LME sotto la soglia dei 3800 punti e precisamente a 3720, con una flessione settimanale del 4.45%, è riconducibile principalmente alla contrazione della domanda di metalli ai fini produttivi da parte degli utilizzatori.

Un ulteriore aspetto non secondario, può essere associato all’avvio del consistente rafforzamento del Dollaro USD rispetto all’Euro, che in soli otto giorni ha recuperato 1.3 punti percentuali. I fenomeni dei movimenti dei prezzi, in una qualsiasi Borsa, sono determinati esclusivamente dagli spostamenti dei flussi di denaro sulle posizioni di acquisto o di vendita.

In questo LME non fa eccezione, ma quello che invece deve far riflettere è come una sede di contrattazione di relativa nicchia, come il London Metal Exchange, potrà ancora fornire rilevamenti di prezzo attendibili nel tempo, senza il fondamentale apporto stabilizzatore del comparto speculativo finanziario.

Rame in cerca di stabilizzazione

Il Rame punterà ad “agganciare” un momento di minimo che gli possa permettere una stabilizzazione del riferimento in Dollari USD e poi trovare i giusti apporti di denaro “lungo” tali da determinare una parvenza di ripresa della quotazione.

Situazione analoga per lo Zinco

Una situazione analoga la vivrà lo Zinco i cui margini d’azione sembrerebbero essere più orientati al ribasso e meno alla stabilizzazione sui valori attuali.

Ottone e Zama

Le leghe riflettono inevitabilmente le fasi di debolezza dei metalli di riferimento, con l’Ottone evidenziare la somma delle situazioni fortemente negative di Rame e Zinco e che ora colloca la base di riferimento ai livelli di fine Luglio 2022 e con prospettive di ulteriori ribassi. La Zama risulta in presa diretta con i destini della sua materia prima di riferimento, lo Zinco, che sicuramente non avrà davanti a sé una delle settimane più brillanti.

Alluminio fuori dal coro?

L’Alluminio ha tutte le prerogative nel chiamarsi fuori dal coro, questo vuole dire che il metallo è pronto, rispetto al resto del listino LME, a tentare un recupero dall’attuale livello di quotazione, anche se prima del decollo dovrà fare un “rullaggio” sfiorando la soglia dei 2200 USD 3mesi.

Domanda ancora molto contratta per il Nichel

Il Nichel presenta una situazione di Borsa piuttosto articolata in termini di proiezione, con una quota di denaro “lungo” in una buona fase di accumulo, ma contemporaneamente la componente domanda di “fisico” risulta ancora molto contratta, con questo elemento essere preponderante rispetto a quello monetario nella futura linea di quotazione.

Anche il Piombo risente del clima di incertezza

La discesa del Piombo sarà la conseguenza del clima di forte incertezza che si sta respirando al LME, poiché il metallo in questo momento si trova in uno stato di equilibrio tra le componenti domanda e offerta.

Chi vuole investire sullo Stagno attende segnali più chiari

La variazione negativa dello Stagno deve essere parametrata al valore stesso del prezzo USD 3mesi, il più alto del listino LME e pertanto ogni variazione su base percentuale va ad incidere con riscontri rilevanti in termini di valore euro / tonnellata. La posta in gioco delle variazioni risulta pertanto un forte deterrente per chi vorrà approcciarsi allo Stagno, attendendo segnali più chiari dall’intero contesto di Borsa.

UNO SGUARDO ALLA REALTA’ PRODUTTIVA

Allumina: impennata delle importazioni russe dall’India

Secondo gli ultimi dati del Ministero del Commercio del Governo indiano, le esportazioni di allumina verso la Russia sono impennate a 0,258 milioni di tonnellate nel periodo aprile-febbraio dell’anno finanziario 2022-23 rispetto a quota 0 nel periodo precedente.

La Russia è uno dei principali produttori di alluminio al mondo (dopo la Cina) e un importante consumatore di allumina.

La Russia è stata tagliata fuori da importanti fonti di approvvigionamento come l’Australia dopo la crisi geopolitica innescata dalla guerra in Ucraina. L’Australia ha dichiarato di aver vietato la fornitura di allumina e bauxite alla Russia perché si tratta di componenti vitali per la produzione e lo sviluppo di armi.

Altri fornitori, tra cui Cina e India, sono intervenuti per colmare il vuoto lasciato dall’assenza di forniture di allumina da Australia e Ucraina. La Russia ha sostituito la Cina come terzo consumatore di allumina indiana per volume e valore, grazie al rapido aumento della produzione di questo prodotto. L’allumina è stata la principale esportazione indiana verso la Russia in termini di volume.

Secondo i dati commerciali, le spedizioni di allumina dall’India alla Russia tra aprile e febbraio hanno totalizzato 89,87 milioni di dollari, collocando il prodotto al terzo posto per valore tra tutti i beni venduti dall’India alla Russia. Le esportazioni indiane di allumina in Russia hanno rappresentato il 14,4% del volume complessivo e il 12,7% del valore totale delle esportazioni del prodotto.

Prima della guerra in Ucraina, la Russia importava 0,275 milioni di tonnellate di allumina dall’Australia. La maggior parte era destinata al gigante statale dell’alluminio Rusal.

L’India ha parzialmente colmato il vuoto creato dall’Australia, fornendo oltre 63.540 tonnellate di allumina alla Russia nel mese di febbraio. La National Aluminium Company (NALCO), partecipata dal settore pubblico e produttrice di allumina in India, è il maggiore esportatore.

APPROFONDIMENTO

Crescono i timori per il troppo alluminio russo nei magazzini LME

L’alluminio russo si sta riversando nei magazzini LME, accrescendo il rischio che i prezzi vengano spinti verso il basso e cessino di essere un riferimento globale per i mercati.

I prezzi dell’alluminio sono deboli, ma non abbastanza da tracciare una tendenza al ribasso. Sostanzialmente, si stanno muovendo lateralmente, nonostante le preoccupazioni circa le crescenti quantità di alluminio russo nei magazzini del London Metal Exchange (LME).

La borsa di Londra continua a trovarsi in mezzo ai guai. Dopo lo scandalo del nichel dello scorso anno, adesso il problema è quello delle scorte fisiche di alluminio, in gran parte di provenienza russa.

I prezzi LME rischiano di perdere il loro significato

Il problema si era preannunciato lo scorso autunno, quando alcune importanti aziende avevano deciso di auto-sanzionarsi mentre gli Stati Uniti imponevano un dazio (entrato in vigore il 10 aprile 2023) del 200% sull’alluminio russo. Fu allora che alcune società chiesero che l’LME vietasse i metalli russi nei propri magazzini.

L’LME ha deciso di non imporre alcun divieto ma, come molti esperti dicevano, c’era il rischio di riempire i magazzini di borsa con materiale russo a sconto che non trovava uno sbocco tra i clienti. La conseguenza? I prezzi dell’alluminio LME avrebbero potuto cessare di essere un punto di riferimento globale.

Il 53% dell’alluminio LME proviene dalla Russia

Alla fine di ottobre 2022, l’alluminio proveniente dalla Russia ammontava al 17,7% delle tonnellate presenti in garanzia all’interno dei magazzini LME. A marzo di quest’anno la percentuale era salita al 53%.

Come abbiamo spesso sottolineato da queste colonne, il crescente predominio del materiale russo nei magazzini LME comporta un grosso rischio di ribassi per i prezzi. Anche se fino ad oggi questa eventualità non si è verificata e i prezzi LME continuano ad essere in linea con quelli globali, il problema rimane.

Nel frattempo, altre borse metalli si stanno avvantaggiando delle difficoltà in cui versa l’LME e guadagnano nuovi clienti. Una di queste è il CME (Chicago Mercantile Exchange) che scambia futures sull’alluminio che stanno diventando sempre più popolari tra gli operatori.

LINK UTILI

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COMMODITY EVOLUTIONhttps://www.commodityevolution.com/2023/05/12/le-esportazioni-di-allumina-verso-la-russia-sono-impennate/

METALLI RARI https://www.metallirari.com/crescono-timori-troppo-alluminio-russo-magazzini-lme/

METALWEEKhttps://www.metalweek.it//filemanager/mw/MWBASE230515.html

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